Al via il fondo per l’imprenditoria femminile

Era bloccato da più di otto mesi e in attesa di una revisione, adesso il Fono per l’imprenditoria femminile ha finalmente le sue regole e le sue procedure.

Il decreto del 2021 è stato vagliato dai ministeri dello sviluppo economico e delle pari opportunità e, dopo le modifiche da loro suggerite, il testo sarà presto disponibile alla Corte dei Conti.

Quanto verrà stanziato?

La cifra immediato sarà di 40 milioni di euro.

In un secondo momento il Fondo Impresa Donna potrà essere integrato con i 4000 milioni previsti per la creazione di aziende guidate da donne dalla missione “inclusione e coesione” del piano di ripresa e resilienza.

Come è strutturato?

tre assi: ai primi due – nascita e consolidamento – sono assegnati 32,5 milioni; al terzo, diffusione della cultura imprenditoriale e formazione, 6,2 milioni; mentre 1,3 milioni sono destinati alla gestione della misura affidata a Invitalia. Il mix di aiuti, tra contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, si rivolge a quattro categorie di beneficiari: cooperative e società di persone con ameno il 60% di donne socie; società di capitale con quote e componenti di cda per almeno due terzi di donne; imprese individuali la cui titolare è una donna; lavoratrici autonome.

 

 

Quando partirà e come fare la domanda?

 

Non si ha ancora una data certa ma, una volta decisa, le domande dovranno essere presentate esclusivamente online attraverso la piattaforma Invitalia.

Le domanda verrà in seguito esaminata in ogni suo punto e si considereranno sia i criteri del progetto imprenditoriale, sia le potenzialità del mercato di riferimento.

Le agevolazioni sono differenziate tra nascita e consolidamento dell’impresa. Nella prima situazione si tratta di contributi a fondo perduto che, entro spese ammissibili di 100mila euro, coprono l’80% fino a 50mila euro. Per le donne disoccupate la percentuale massima di copertura sale al 90%. Se il programma prevede invece spese oltre 100mila euro e fino a 250mila euro, la copertura scende al 50%. Nel secondo caso, quindi il consolidamento, per le imprese costituite da almeno un anno e massimo tre le agevolazioni si presentano per il 50% come fondo perduto e per un altro 50% come finanziamento agevolato di 8 anni a tasso zero, fino all’80% delle spese ammissibili. Se invece l’impresa ha più di tre anni le spese di capitale circolante sono agevolate solo con il fondo perduto, quelle di investimento anche con il finanziamento agevolato. Previsto anche un voucher fino a 5mila euro per impresa da spendere in assistenza tecnica e di gestione dell’impresa (di cui 3mila euro perservizi di Invitalia).

 

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