In arrivo i bonifici del Fondo Perduto

Dal 16 giugno sono già partiti i primi bonifici del decreto Sostegni-bis.

Tutte le imprese e i professionisti che hanno già fatto domanda quindi, riceveranno il bonifico automatico.

La novità di rilevante importanza sta in una nuova procedura per le nuove richieste che dovrebbe essere attiva già dal 23 giugno 2021.

Chi può fare la richiesta?

La richiesta telematica dei contributi integrativi o alternativi (sempre previsti dal Sostegni-bis), che prenderanno in considerazione il calo del fatturato e di corrispettivi del 30% ma misurato su un nuovo intervallo temporale di riferimento: ammontare medio mensile dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 rispetto a quello dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020. A partire da questa data si avranno 60 giorni di tempo per presentare la domanda direttamente online all’Agenzia delle Entrate.

 

Che differenza c’è con la prima domanda?

 

Partiamo dal presupposto che la domanda può essere inoltrata sia da chi ha già fatto la richiesta del primo Decreto Sostegni, sia per chi non l’ha ancora fatto.

La differenza sostanziale è rappresentata dalle percentuali dell’importo spettante in base ai compensi, che saranno più alte per chi non ha beneficiato dell’aiuto nella prima tornata.

 

 

Tornando però ai bonifici automatici in partenza da domani, va segnalato come ci saranno da distribuire 6 miliardi di euro – come anticipato dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, in audizione alla Camera – nonostante la dote messa a disposizione dal Sostegni-bis fosse di otto miliardi. E questo perché i trend di assegnazione del fondo perduto del decreto Sostegni-1 in realtà sono stati più bassi rispetto agli otto miliardi che si prevedevano di assegnare. C’è quindi una sorta di tesoretto che potrà essere utilizzato su più direttrici. A cominciare dai soggetti di maggiori dimensioni (con ricavi o compensi da 10 a 15 milioni di euro): la stima è di circa 3mila potenzialmente interessati che , una volta rese note le regole attuative, però

non esauriranno i quattro miliardi “risparmiati” con i contributi del Sostegni-1 e con quelli automatici del Sostegni-bis. Anche per loro, infatti, l’aiuto massimo è di 150mila euro.

 

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